Il tasso di interesse per i Titoli Decennali Spagnoli oggi è arrivato a toccare quasi il 7%, un livello che da molti operatori viene ritenuto insostenibile.
Naturalmente il Primo Ministro Spagnolo Mariano Rajoy non ha smentito il comportamento classico degli uomini politici di successo dando (ovvero scaricando) immediatamente la colpa a chi più che essere il colpevole potrebbe diventare la prima vittima della difficilissima situazione finanziaria Spagnola.
L'Euro.
Rajoy ha infatto appena dichiarato che i Tassi altissimi che la Spagna è oggi costretta a pagare per finanziare il proprio prestito nazionale sono interamente dovuti alla problematica situazione ed incerto futuro dell'Euro.
Dimenticandosi di menzionare il non irrilevante particolare che le Banche Spagnole hanno prestato Miliardi di Euro a società immobiliari e a persone private che difficilmente saranno in grado di restituire. E che inoltre hanno preso come garanzia per questi prestiti degli immobili che a valore (reale) attuale coprono solo un cinquanta per cento (nella migliore delle ipotesi) dei prestiti erogati.
Questi prestiti rappresentano quindi delle perdite che prima o poi le singole Banche dovranno iscrivere a bilancio. Oggi però buona parte del mondo bancario Spagnolo pare compatto nel negare la realtà delle cose e continua imperterrito a rifiutare di ammettere l'esistenza di questo problema e soprattutto a non dare alcun serio e preciso dato sulla quantità e consistenza di questi prestiti tossici.
Ottenendo così il non brillante risultato che gli analisti internazionali ritengono non affidabili i dati di bilancio forniti da molte Banche Elleniche.
O per dirla con parole più semplici, che i bilanci di queste banche siano praticamente falsi.
Per questo quando Mariano Rajoy dichiara, come fatto oggi, che ...non ci sarà nessun salvataggio (Europeo) del sistema bancario Spagnolo....gli stessi analisti presumono accada esattamente il contrario.
Dobbiamo ricordare che quando paesi come Irlanda e Portogallo si sono trovati a pagare tassi del 7% in pratica sono stati tagliati fuori dal normale mercato e hanno dovuto richiedere un salvataggio finanziario.
La Spagna inoltre deve rifinanziare 117,5 Miliardi di Euro di debito pubblico entro la fine dell'anno oltre che finanziare un deficit pubblico corrente di 52 Miliardi di Euro.
Una impresa difficile di per se ma certamente resa molto più difficile se si devono pagare elevati tassi di interesse.
Nomura fa comunque notare che non tutte le Banche Spagnole sono uguali e che alcune come BBVA, Santander e Sabadell appaiono oggi come solide e sufficientemente capitalizzate e quindi potrebbero anche trarre dei vantaggi dalla attuale difficile situazione del settore.
Corrado Colombini
Redazione - Prestito.it
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