Il vecchio detto che quando un politico dice di non considerare una cosa in realtà significa che la sta attentamente valutando proprio in quel preciso momento sembra valere anche per la Spagna.
Per settimane e settimane tutti i leader politici Spagnoli hanno continuato ad emettere dichiarazioni decise e precise sul fatto che non sarebbero intervenuti in soccorso di Bankia, un istituto finanziario che il mercato vedeva in evidenti difficoltà.
Pochi minuti fa ci è arrivata la notizia che, al contrario, la Spagna ha appena deciso di nazionalizzare Bankia su ordine del Premier Mariano Rajoy dopo che si è “scoperto” quello che tutti già sapevano ovvero che gli assets dichiarati da Bankia sono completamente gonfiati in quanto non tengono conto del reale valore della loro esposizione verso il mercato immobiliare.
Un piccolo difetto che, a ben vedere, sembra apprezzatissimo dallo stesso mondo bancario spagnolo che lo ha adottato in massa.
Infatti il timore principale del mercato in questo momento è che i dati che vengono forniti dalle stesse banche Spagnole siano scarsamente attendibili.
Apparentemente Bankia ha una esposizione immobiliare per 37 Miliardi di Euro e qualcuno stima che circa la metà sia potenzialmente problematica in quanto difficilmente esigibile.
Guy Mandy, strategista sul credito per Nomura, fa notare che sino ad ora tutti negavano che ci fosse la necessità di nuovo capitale per rinforzare lo stato patrimoniale della banca.
Considerata l'importanza della Spagna all'interno del blocco Europeo la Redazione di Prestito.it ritiene inevitabile un intervento diretto, o meglio un piano di salvataggio, organizzato dall'Europa assieme al Fondo Monetario Internazionale al fine di contenere un incontrollato sviluppo della crisi bancaria Spagnola.
Crisi che potrebbe avere la forza di sconvolgere l'intero mercato dell'Euro.
E proprio sull'Euro nei prossimi giorni faremo alcune interessanti considerazioni.
Corrado Colombini
--
Redazione - Prestito.it
www.prestito.itredazione@prestito.it