Se qualcuno sperava che la Banca Centrale Europea oggi toccasse (al ribasso, naturalmente) i Tassi di Interesse, è certamente rimasto deluso.
La BCE ha infatti lasciato il Tasso al 1% che in termini storici è già di per se un Tasso incredibilmente basso.
E a nulla sono servite le pressioni da parte degli stati periferici che premevano per la messa in atto di una strategia più aggressiva di sostegno alla economia Europea che, anche in queste ultime settimane, ha mostrato segni di ulteriore tensione.
Il Tasso del 1% sembra dunque ancora valere come ragionevole compromesso fra gli stati Europei caratterizzati da una economia più debole e la Germania che in realtà forse vorrebbe un tasso più elevato che meglio facesse da argine alla, dai Tedeschi, tanto temuta Inflazione.
In questo preciso momento Mario Draghi a Barcellone sta illustrando in maggior dettaglio le motivazioni che hanno portato la BCE a questa decisione.
Ed essendo a Barcellona in Spagna, la nazione che vanta il record Europeo della disoccupazione giovanile, il Sign Draghi dovrà aspettarsi due cose.
Una estrema attenzione all'interno della sede della Conferenza Ufficiale.
Ed una forte contestazione direttamente fuori dagli edifici da parte di molti Spagnoli che individuano (certamente a torto) nella BCE e nei suoi programmi ufficiali di sostegno alla politica di austerità una delle principali cause dei loro (molto reali) problemi economici.
Redazione - Prestito.it
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