Viva i prestiti...meglio se Eterni


Viva i prestiti...meglio se Eterni
In questi ultimi mesi si è parlato molto delle difficoltà incontrate dagli stati Europei nel rifinanziamento del loro debito pubblico e del fatto che gli investitori esitino a prestare loro quel denaro di cui hanno un continuo disperato bisogno.

E naturalmente la stampa di tutto il mondo, dopo aver per mesi parlato di Irlanda e Portogallo, si è gettata in maniera ossessiva sulle vicissitudini della Grecia e della nostra amata Italia,.
Forse preparandosi in un secondo tempo ad attaccare duramente Spagna e Francia.

La Redazione di prestito.it vuole fare notare che in realtà questo prestito agli stati andrebbe visto sotto una differente prospettiva.
Riteniamo infatti che nelle condizioni attuali non sono gli stati che stanno facendo fatica a rinnovare i prestiti in scadenza che dovrebbero fare notizia, ma sono invece gli stati che riescono a piazzare sul mercato i propri titoli con facilità a un tasso marcatamente sotto il tasso di inflazione corrente quelli che in un certo senso rappresentano una anomalia.

Pensiamo per un attimo agli USA, alla Germania o all'Inghilterra.
Si tratta di Governi che offrono per le proprie emissioni di titoli decennali interessi rispettivamente del 2% per gli Usa, 1,8% per la Germania e 2,3% per l'Inghilterra.
Sono tutti questi interessi decisamente sotto il livello di inflazione, comunque la si voglia calcolare.

Questo significa che chi acquista questi titoli andrà a perdere sicuramente del potere d'acquisto sul capitale investito.
Per dirlo in un altro modo, immaginate che il vostro consulente finanziario vi proponga un investimento dicendovi, con un bel sorriso, che con questo investimento perderete sicuramente dei soldi.
Voi cosa fareste?
Eppure oggi molti investitori fanno la coda per acquistare questi titoli dei paesi (più) Nordici che vengono visti come titoli sicuri.
Sicuri si. Ma di perdere.

Ma la cosa, come in tutte le belle storie, non finisce qui.
Anzi se la vogliamo dire tutta con chiarezza o (come si dice nel settore del credito al consumo) con
trasparenza questo in realtà è solo il prologo.

Infatti proprio di questi ultimi giorni è la notizia che il Governo Inglese, economicamente acutissimo e sempre attento agli sviluppi finanziari, considerato il (per loro) favorevole momento attuale, stia considerando la possibilità di emettere una nuova emissione di Titoli a 100 Anni.
Anche conosciuti come Titoli Eterni.

Il ragionamento non fa una grinza.
“Se gli investitori sono così entusiasti da acquistare i nostri titoli a tassi storicamente bassissimi, sfruttiamo il momento e offriamo loro titoli con la scadenza più lunga possibile.
In questo modo abbiamo il vantaggio di pagare un tasso inferiore al tasso di inflazione e non dobbiamo neppure preoccuparci del rimborso del capitale, visto che si parla di 100 anni.
E 100 anni, lo sappiamo, è un periodo sufficientemente lungo da rassicurare anche il più giovane e potenzialmente longevo dei politici.

Ed a spiegare che i tassi oggi sono veramente bassi a livello storico ci ha pensato nientemeno che la autorevole Banca di Inghilterra, The Bank of England, che ha fornito il grafico che qui vi alleghiamo e che mostra i tassi in essere negli ultimi 300 anni!

Da osservare che l'Inghilterra ha già emesso 8 Bonds Eterni, senza scadenza.
La più rilevante emissione venne lanciata nel 1932 per un importo totale di 1,9 Milioni di Sterline.
L'emissione più lontana nel tempo vide la luce nel 1853 per rifinanziare dei titoli del secolo precedente che l'Inghilterra aveva emesso a seguito del famoso Financial Crash causato dalla bolla finanziaria conosciuta come South Sea Bubble.
Insomma pare non essere la prima volta che il Governo Inglese pensi di sfruttare le buone intenzioni e la disponibilità dei cortesi investitori in titoli pubblici.

La Redazione di prestito.it dubita comunque che questa volta ci possa veramente essere una risposta positiva.

Fino a che si parla di Titoli a 30, 40 o anche 50 anni è comprensibile che i Fondi Pensione, per esempio, possano essere interessati.
Ma oltre a questa durata l'ipotesi ci pare leggermente stravagante.
Anche se non si può mai porre limite alla Divina Provvidenza considerato che lo scorso anno l'esuberante Messico ha collocato con successo titoli per un Miliardo di Dollari a 100 anni al tasso di interesse del 5.96%.

Corrado Colombini
Redazione - Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it

Redazione prestito.it - 2012-03-20 









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