Sono passati oltre cinquanta anni (Settembre del 1959) da quando il nostro Paese era entrato per l'ultima volta in deflazione.
E oggi l'Italia pare essere nuovamente in deflazione.
Come 50 anni fa ma con una forte differenza.
In quell'epoca l'Italia stava vivendo un momento di fortissima crescita economica. Oggi è in recessione.
Questi dati ci arrivano direttamente dall'ISTAT che conferma che l'indice dei prezzi al consumo in Agosto ha segnato una flessione del -0,1% nei confronti dell'Agosto del 2013.
Un dato che si va ad aggiungere aldato negativo del PIL che, durante il secondo trimestre del 2014 ha ceduto un -0,2% sempre nei confronti dello stesso trimestre del 2013.
Contemporaneamente sta anche crescendo il livello di disoccupazione, che raggiunge il 12,6%.
Sempre pesantissimo il livello di disoccupazione fra i giovani che si attesta sul 42,9%, con un leggero calo dello 0,8% a livello mensile.
Oggi sono ben oltre 700mila i giovani sotto i 25 anni alla ricerca di un lavoro.
L'Italia quindi continua la sua sofferenza economica.
Una Italia dove le banche rimangono sempre restie a concedere prestiti personali, prestiti e finanziamenti alle piccole e medie imprese e dove le famiglie continuano a restringere il cordone dela borsa della spesa.
Una Italia che non sta portando avanti alcuna riforma significativa e una Italia che non sembra trovare un sopportabile Modus Vivendi con l'Euro. Una moneta fatta su misura per i paesi Nordici ma che molto poco si addice ai maggiormente volubili paesi del Sud Europa, come Spagna, Portogallo, Italia e Grecia.
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