Ci sono notizie che a volte colpiscono fortemente la nostra attenzione.
Una di queste è senza dubbio la decisione (naturalmente imposta dal nostro Bizantino sistema politico) delle Poste Italiane di diversificarsi.....investendo in Alitalia!!
Una decisione che non si sa bene se definire assurda, stupida o semplicemente illegale visto che indubbiamente diviene un più che ovvio aiuto di stato che altera il mercato della libera concorrenza.
Se poi si guarda a questa decisione dal punto di vista dei “poveri” cittadini, che non solo vengono continuamente tartassati da tasse e balzelli sempre più nuovi e sempre più pesanti ma che poi anche vedono i soldi pagati all'esoso Stato “volare” via col vento in voragini senza fondo, si viene assaliti da un sentimento di ulteriore depressione o indignazione.
Va anche osservato che assieme alle Poste (con i suoi 75 Milioni di Euro) anche Intesa San Paolo e Unicredit andranno a garantire ben 100 milioni di Euro di azioni Alitalia.
Si vede dunque con (ironico) piacere come queste banche che hanno tali e tante difficoltà a concedere piccoli o medi prestiti a persone e piccoli o medi finanziamenti ad aziende vadano poi ad elargire grosse cifre dietro pressione politica a casi disperati.
Ed è difficile pensare ad un caso più disperato di Alitalia dove non esiste, salvo naturalmente miracoli celesti, la minima possibilità di un risanamento aziendale.
Anche perchè per fare questo si dovrebbero licenziare un numero elevatissimo di persone e rinegoziare al ribasso gli stipendi dei dipendenti sopravissuti all'epurazione.
Cosa che nel sistema Italia non è non solo possibile ma neppure pensabile.
Per cui i nostri (poco) illuminati leader politici hanno ben pensato di spostare avanti il problema e nel frattempo fare pagare ai cittadini le loro colpe e le colpe dei manager di questi carrozzoni pubblici del ben godi.
Ci sarebbe solo da sperare che l'Unione Europea intervenisse bloccando questo malafare che, come si diceva prima, sicuramente falsa il libero mercato.
Ma anche qui è meglio non sperare troppo visto che ormai anche i leader Europei hanno imparato a chiudere gli occhi e tapparsi il naso di fronte a queste cose solo per poi godersi lunghi periodi di riposo in Hotel di prestigio in modo da poter smaltire le generossime cene (che naturalemente chiamano di lavoro) fatte a spese dei (soliti) poveri e tartassati contribuenti.
E per noi non rimarrà forse altro che, quando andremo alle poste o in banca a chiedere un piccolo modestissimo prestito, sentirci rispondere da un allegro impiegato che ribalta gli occhi verso il cielo...volare oh oh! cantare oh oh oh oh!!
Pensiero del Sabato.
Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente
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Redazione – Prestito.it
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