FMI suggerisce cura per Debito Pubblico, paghino i cittadini


Il suggerimento "brillante", che per certi versi possiamo definire "choccante" mentre per altri quasi scontato, che arriva dall' FMI (Fondo Monetario Internazionale) è quello di fare un prelievo forzoso nei patrimoni dei cittadini Europei per riequilibrare il peso del Debito Pubblico che per molti Paesi Europei è divenuto quasi insostenibile (in ragione degli interessi annui da pagare).

FMI suggerisce anche l'aliquota da applicare al prelievo patrimoniale delle famiglie Europee, 10% una-tantum.

I Debiti Pubblici di molti Paesi Europei si sono effettivamente deteriorati dal 2008, inizio della "grande crisi", anche se il deterioramento non è stato uniforme per tutti i Paesi dell'Europa e soprattutto dell'Eurozona, inoltre i vari Paesi partivano da pesi percentuali sul proprio PIL molto diversi tra loro.

Quindi applicare una tassa patrimoniale del 10% indistintamente per i cittadini dei vari Paesi Europei, ammesso e non concesso che per certi versi possa risultare a qualcuno (non alla Redazione di Prestito.it) una misura sensata, sarebbe comunque una soluzione squilibrata.

Il "Prestito" accesso dallo Stato Italiano, come ogni tanto ci piace ri-definire il "Debito Pubblico Italiano", poiché nella pratica si tratta proprio di un Prestito da rimborsare a sottoscrittori di Titoli di Stato, è oggi pari a 2060 (duemilasessanta) Miliardi di Euro e pesa per il 134% sul PIL dell'Italia.
Di certo non paragonabile con il Debito Pubblico, ad esempio, dell'Austria che è di soli 210 Miliardi di euro e pesa circa il 75% sul PIL Austriaco.

Quindi non si capisce come per Nazioni tanto diverse (non solo economicamente) l'FMI possa indicare la medesima "cura".
Sarebbe un poco come avere due pazienti uno malato di malaria e l'altro no, ai quali un "brillante" medico prescriva l'assunzione di "chinino per via orale"; al paziente malato di malaria la "cura" con chinino può portare benefici, mentre al secondo NON malato di malaria, tale cura porterebbe solo disgusto e certamente nessun beneficio.

Sino a quanto l'Europa non avrà eliminato (se mai ci riuscirà) le differenze tra le nazioni che la compongono non potranno esistere Stati Uniti d'Europa e non potrà aver senso una politica monetaria (l'euro) comune a tutte le "diversissime tra loro" nazioni Europee.


Michele Bini
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Redazione - Prestito.it
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Redazione - Prestito.it - 2013-10-16 









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