La vera notizia sta probabilmente nel fatto che finalmente non è stato battuto l'ennesimo record del tetto del Debito Pubblico dello Stato Italiano
Infatti secondo Bankitalia alla fine del mese di Agosto il debito pubblico è sceso a 2.060 miliardi di euro, dai 2073 miliardi di euro di fine luglio.
Alcuni analisti hanno, forse ironicamente, fatto notare che in Italia ad Agosto Governo e Pubbliche Amministrazioni sono quasi nella totalità chiuse per ferie e quindi hanno potuto (proprio per un minor numero di ore a disposizione) emettere meno BTP (Titoli di Stato) e contribuire in misura minore degli altri mesi ad alimentare la spesa pubblica.
Da gennaio a fine agosto 2013, ovvero 8 mesi, il Debito Pubblico Italiano è quindi cresciuto di "soli" 70,6 miliardi di euro
Mentre nello stesso periodo le entrate (tasse e tributi) per lo Stato Italiano sono state pari a 257,1 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al medesimo periodo del 2012.
Segno evidente che purtroppo ad incrementare la voragine del Debito Pubblico Italiano sono state certamente le maggiori uscite (più spesa pubblica, più titoli di stato collocati) e non le minori entrate.
Ma in questi momenti di grave crisi economica chi concede Prestiti allo Stato Italiano acquistando BTP (Titoli di Stato) ... apparentemente in buona parte sono proprio le Banche Italiane che secondo l'Eurostat hanno nei propri bilanci, come voce patrimoniale, oltre il 10% in Titoli di Stato Italiani.
Le Banche giudicano infatti ancora un buon affare gli interessi attivi proposti dai Titoli di Stato, spesso superiori al 4% annuo, potendo acquistare i Titoli di Stato anche contro garantendosi con Prestiti interbancari allo 0,5% (tasso ufficiale di sconto BCE)
Michele Bini
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